SCACCHI CLASSICI

Se vogliamo capire quale sono le differenze fra lo Shogi e gli scacchi, dobbiamo partire dalla radice di questi due giochi, che sarebbe lo Chaturanga. Ma vediamo un po’ quale sono i pezzi di questi due giochi.

 

 

Negli scacchi abbiamo il re, donna o regina, 2 alfieri, 2 cavalli, 2 torri e 8 pedoni. Nello Shogi abbiamo il re, torre, alfiere, 2 generali oro, 2 generali argento, 2 cavalli, 2 lance e 9 pedoni.

Come possiamo vedere nello Shogi abbiamo il generale argento, generale oro, lancia, questi pezzi non si trovano negli scacchi.

 

 

La scacchiera per gli scacchi è di 8x8 ma nello Shogi è di 9x9, poi la distribuzione dei pezzi nello Shogi è molto diversa a quella degli scacchi, come possiamo vedere.

Negli scacchi troviamo i pezzi neri e bianchi, ma nello Shogi i pezzi neri si chiamano SENTE e quelli bianchi si chiamano GOTE, ma nello Shogi tutti i pezzi sono uguali, per capire chi è nero e chi bianco dobbiamo vedere verso dove si trova la punta del pezzo, poi un altro aiuto per capire questo sarà il re, perché il re nero ha una piccola virgola a suo fianco destro e quello bianco non come si vede nella seguente immagine.

Una altra similitudine che hanno gli scacchi e lo Shogi, sarebbe l’apertura, mediogioco e finale; ma nello Shogi le aperture vano un po’ piano a differenza degli scacchi che sono più veloci.

 

 

Per quanto riguarda i movimenti dei pezzi, certi rimangono uguale nello Shogi come gli scacchi e altri no, ma una cosa che dobbiamo ricordare è che nello Shogi i pezzi diventano promossi una volta che arrivano nel campo nemico, questa promozione fa che ogni pezzo di Shogi diventa un generale oro e faccia gli stessi movimenti tranne l’alfiere e la torre che rimangono con suoi propri movimenti ma guadagnano altri, poi i soli pezzi che non sono promossi sono i due generali ori e il re. Nelle seguenti immagini vedremo i movimenti di ogni pezzo sia per gli scacchi come lo Shogi, per quanto riguarda i pezzi promossi nello Shogi, li vedresti in colore rosso, cosi possiamo capire quando diventano promossi.

 

RE

ALFIERE

TORRE

CAVALLO

Il cavallo nello shogi si muove in L ma solo avanti, negli scacchi fa lo stesso movimento in L ma in ogni direzione. 

PEDONE

Il pedone nello shogi si muove solo una casella avanti sia quando inizia e quando si gioca, negli scacchi il pedone  quando inizia si muove due caselle avanti e dopo  una.

DONNA O REGINA

Nello shogi non esiste questo pezzo.

GENERALE ORO

GENERALE ARGENTO

LANCIA

Una cosa che negli scacchi non si trova sarebbe i pezzi paracaduti, che sono quelli pezzi che il giocatore ha presso e che possono rientrare a giocare in qualsiasi casella tranne il cavallo, pedone e lancia, dobbiamo fare attenzione con questi pezzi perché se non rischiamo di fare una mossa illegale e finisce così la partita.

 

Quando si fa rientrare i pezzi paracaduti, questi possono farlo ovunque, in ogni casella libera che ha l'altro giocatore o nella nostra zona, per i giocatori di scacchi, questo sarebbe una ottima mossa da fare.

 

Negli scacchi esiste quello che si chiama scacco matto, ma nello Shogi non esiste un vero scacco matto, per il fatto che il giocatore perde la partita quando non può fare sfuggire suo re, quando le rimangono pochi pezzi per difendere suo re e quando non ha più mosse da fare, cosi accetta che ha perso la partita.

 

Che è migliore? Chi può dirlo? Questo è soggettivo, possiamo dire che sia con gli scacchi che con lo Shogi, una apprezzamento delle loro complessità sorgerà sicuramente indipendentemente da quello che uno può sentire.

 

Ognuno ha il suo tipo di fluidità e forma nel modo in cui viene giocato  e ognuno richiede una mentalità o una prospettiva diversa dall'altra quando si gioca.   

 

 

Gli scacchi è un gioco più circolare in quanto consente più movimenti con le sue locomozioni in avanti e all'indietro, ma lo Shogi con la sua spinta di movimenti conferisce un'aggressività più acuta ma può richiedere più mosse di una partita di scacchi.

 

Nel caso qualcuno desidera conoscere di più il gioco degli scacchi, vi consigliamo il seguente libro: